sabato 20 settembre 2008

rantoli di ubiquità

Come fa il nostro Trabant ad essere in Umbria e a scriverne stando a Firenze e viceversa? sarà un passo ulteriore e rilevante verso la strada della schizofrenia. Per ora resto qui. Cerco lavoro qui, ma anche lì. Senza per ora alcun esito apprezzabile. La seconda convocazione è andata come una sveltina poco apprezzabile ed apprezzata. Ben cinque minuti per capire che ci vuole ancora tempo, molto tempo, prima che il Prof.Trabant possa effettivamente materializzarsi, in carne ed ossa, dalle parti delle lande umbre. E tocca vedere cosa fare nel frattempo. Da apprezzare nel secondo scampolo umbro il fatto di avere rivisto S. e di constatare come si vada creando un'armonia a tratti sorprendente, ma mai del tutto. E di aver ripreso il mitico Minimetrò. Tornato a Firenze, le sorprese si sono addensate sulla mia esistenza. Eventi inattesi, estremamente piacevoli ma anche estremamente labili, hanno riaccolto trabant. Che finalmente può dire di aver superato anche gli ultimi rantoli degli eventi recenti. Ed ora è pronto più che mai a andare ovunque, anche a Perugia. Riconnesso e con i brandelli di sé tornati al loro posto, dove dovevano essere. E ora fatemi gli auguri, cazzo. Amen.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Secondo me manca ancora qualche pezzo del puzzle, ma chiaramente nessuno può aspettare la versione completa delle storie, per poterne parlare. E allora parliamo di qualcosa di raggiunto, di come si sta bene soli ma non soli.

"Ma l'animale che mi porto dentro..."

Ah sì: auguri, cazzo. Ho fatto gli "auguri cazzo".

Hans Zoloft ha detto...

kekule: grazie per gli auguricazzo. Cazzo. e grazie per le altre parole. Già poter scrivere che sto bene, decisamente bene, è qualcosa che ci voleva. E non è poco poco.

Anonimo ha detto...

minchia, ma apparte gli augusti auguri cazzo - vabbè, una volta richiesti non è che facciano proprio un figurone - ma mi rendo conto che qui siamo ad alti livelli in quanto a saggezza, letteralia e contumacia. cominciato il periodo delle mosche e dei moschini, l'uva è pronta per essere vendemmiata e, come disse dr house, il problema con le metafore è che vanno comprese. già, ma come si distinguono le metafore dalle strunzate?

ova
r

Hans Zoloft ha detto...

rino: non si distinguono. Non esistono le metafore. Solo le stronzate. Patrick......

Anonimo ha detto...

auguri cazzi in ritardo - spero non intempestivi, cmq.
magari mi faccio spiegare due metafore per telefono.

Anonimo ha detto...

io che sono una signora non farò gli "auguricazzo" ma gli "auguriacciderbolina"...in ogni caso ci si vede presto...prestissimo.
Sono felice che non rantoli quasi più ;-)
è importante darsi il cambio ogni tanto , che dire...!
Nessuno ha risposto alla provocazione e lo faccio io: "Lumumbaaaaaaaaaaaa!"
Ecco, l'ho detto.
Fuor di metafora:in bocca al lupo per la prossima convocatio her professor...
Un bacio fratè

Hans Zoloft ha detto...

gab: eh si, poi ti spiego. Ma non sono cosi difficili ste metafe. Ammesso che lo siano.

veronikahope: meno male che hai invocato il Nostro. Altrimenti portava merda. Grazie, e non preoccuparti di essere formale. Le male parole sono sempre bene apprezzate, da queste parti. Ci vediamo presto nelle lande umbre per una bella torta al testo. Statti benissimo.

Anonimo ha detto...

Non vedemo l'ora che vien t quie, così potemo ammazzatte come dimajusclo comanda...vojo fa l'alternativo e te do gli "auguri culi" pe distinguemme ta la massa ( quel de campobasso?!?)t'aspetto a lame aperte...raf-sol Ti pretendo in nome della gola se c'è , stanotte vado fino in fondo ..te chiappo la giugulare, dio caro!

Hans Zoloft ha detto...

sollecito: benissimo. ma porta almeno un paio di amici, cosi se divertimo. dio campanella.